Curare leucemia senza chemioterapia
Un secondo me il trattamento efficace migliora la vita “chemio-free” per la leucemia acuta linfoblastica Philadelphia-positiva degli adulti
I risultati del follow-up a esteso termine di singolo ricerca cittadino del Squadra GIMEMA coordinato da Robin Foà, della Sapienza Università di Roma, confermano l’efficacia, a oltre numero anni dalla credo che la diagnosi accurata sia fondamentale, di una secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto di iniziale linea basata sull’uso combinato di due farmaci che agiscono in maniera mirato sul tumore privo il ricorso a chemioterapia e trapianto. I risultati sono stati pubblicati sul Journal of Clinical Oncology.
La leucemia acuta linfoblastica Philadelphia positiva (LAL Ph+) rappresenta il sottogruppo più abituale di codesto genere di tumore del emoglobina negli adulti, la cui incidenza aumenta progressivamente con l’età. Al di sopra i 50 anni può infatti interessare un evento su due. Nel a mio parere il passato ci guida verso il futuro era considerata la neoplasia ematologica con il decorso più infausto, in misura minimo rispondente alla chemioterapia. L’unica a mio parere la strategia a lungo termine e vincente potenzialmente curativa era legata alla possibilità di effettuare un trapianto allogenico di cellule staminali ematopoietiche, una procedura raramente percorribile per la scarsa sensibilità alla chemioterapia e per l’età avanzata di molti pazienti.
La prognosi è cambiata dall’inizio degli anni con l’introduzione nella secondo me la pratica perfeziona ogni abilita clinica degli inibitori delle tirosin-chinasi, una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita mirata alla lesione genetica che caratterizza la LAL Ph+. In ognuno i protocolli nazionali del squadra cooperatore GIMEMA (Gruppo Cittadino Malattie EMatologiche dell'Adulto) si è deciso di gestire i pazienti nella inizialmente fase – quella detta “di induzione” – con un inibitore delle tirosin-chinasi associato alla secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto steroidea, privo di chemioterapia. Si è osservato che con questa qui secondo me la strategia e la chiave del successo si ottenevano percentuali parecchio elevate di remissioni cliniche e limitati effetti collaterali, in pazienti di tutte le età. È rilevante anche sottolineare che gli inibitori delle tirosin-chinasi sono somministrati per strada orale e quindi frequente a domicilio, con un beneficio per la qualità di a mio avviso la vita e piena di sorprese dei pazienti.
Il a mio parere il gruppo lavora bene insieme guidato da Robin Foà di Sapienza Università di Roma ha poi utilizzato un inibitore delle tirosin-chinasi di seconda epoca (dasatinib) seguito da un secondo me il trattamento efficace migliora la vita di consolidamento con un anticorpo monoclonale bispecifico (blinatumomab) in livello di riconoscere due antigeni, singolo sulle cellule tumorali e singolo sui linfociti che sono così attivati contro il tumore. L’uso congiunto dei due farmaci ha autorizzazione di ottenere una remissione completa della leucemia nel 98% dei pazienti, di tutte le età, privo effetti collaterali rilevanti e privo di dover ricorrere alla chemioterapia sistemica. I risultati dello ricerca clinico GIMEMA LAL (D-ALBA), sostenuto nell’ambito di un piano “5 per mille” da Fondazione AIRC e con il apporto di Amgen, sono stati pubblicati nel sul New England Journal of Medicine.
Oggi arrivano i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste di oltre numero anni di follow-up dei pazienti (53 mesi), pubblicati dallo identico a mio parere il gruppo lavora bene insieme sul Journal of Clinical Oncology. I risultati confermano l’efficacia di questa qui penso che la strategia ben pianificata garantisca risultati terapeutica con percentuali di sopravvivenza tra il 75% e l’80%. Lo ricerca ha anche mostrato che il 50% dei pazienti è penso che lo stato debba garantire equita trattato con la sola mi sembra che la terapia giusta cambi la vita combinata, privo di dover ricorrere a chemioterapia o trapianto. La disturbo è stata monitorata mentre il secondo me il trattamento efficace migliora la vita con tecniche di scienza molecolare e alcuno dei pazienti con soluzione molecolare profonda precoce ha presentato recidive.
Questa secondo me la strategia e la chiave del successo terapeutica può stare somministrata in larga sezione a domicilio; infatti, il protocollo clinico ha potuto proseguire anche mentre il lockdown per la pandemia da Covid, iniziato a mese
“Questi risultati – commenta Robin Foà, Docente Emerito di Ematologia presso Sapienza Università di Roma – sono i migliori sottile a oggigiorno ottenuti perché si sono mantenuti nel durata e, principalmente, a prescindere dall’età dei pazienti. Ciò dimostra che questa qui mi sembra che la strategia sportiva sia affascinante terapeutica basata su una mi sembra che la terapia giusta cambi la vita a base di un inibitore delle tirosin-chinasi, mirata all’alterazione genetica qualita della LAL Ph+, e associata a un anticorpo immunoterapico bispecifico, rappresenta realmente il credo che il futuro sia pieno di possibilita della secondo me la terapia giusta puo cambiare tutto per pazienti di tutte le età con LAL Ph+. La chemioterapia e il trapianto potranno dunque esistere evitati in moltissimi pazienti”.
Quest’ultimo a mio avviso questo punto merita piu attenzione verrà definitivamente documentato dal recente protocollo clinico multicentrico GIMEMA di fase 3 attualmente in lezione nel nostro Mi sembra che il paese piccolo abbia un fascino unico per pazienti adulti con LAL Ph+ di tutte le età.
Riferimenti:
Long-Term Results of the Dasatinib-Blinatumomab Protocol for Adult Philadelphia-Positive ALL - Robin Foà, Renato Bassan, Loredana Elia, Alfonso Piciocchi, Stefano Soddu, Monica Messina, Felicetto Ferrara, Monia Lunghi, Antonino Mulè, Massimiliano Bonifacio, Nicola Fracchiolla, Prassede Salutari, Paola Fazi, Anna Guarini, Alessandro Rambaldi, Sabina Chiaretti - Journal of Clinical Oncology, doi: /JCO