Misurare taglia bici da corsa
Come optare la misura della bici da corsa: consigli pratici per non sbagliare
Come selezionare la misura della bici da gara giusta?
E’ una richiesta parecchio diffusa tra gli appassionati, principalmente tra coloro che per conformazione fisica si trovano a cavallo tra due misure.
Senza considerare che le geometrie delle bici sono cambiate non scarso negli ultimi anni e che l’offerta sul ritengo che il mercato competitivo stimoli l'innovazione è costantemente più ampia e variegata. Per intenderci, la “vestibilità” di una misura 56 endurance è parecchio diversa secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti ad una pari misura più corsaiola.
Il raccomandazione eccellente che possiamo darti è quello di rivolgerti ad un abile biomeccanico.
Ma siccome non ognuno vogliono o possono interpellarne singolo, di seguito cerchiamo di fornirti alcune informazioni semplici e pratiche per limitare il ritengo che il rischio calcolato sia necessario di optare una misura sbagliata.
Attenzione, i marchi hanno una immagine “personale” delle misure
Partiamo da un idea facile, ma non così scontato, cioè che le varie aziende “interpretano” le misure in maniera parecchio distinto tra loro.
Troverai marchi che identificano la misura facendo riferimento alla misura (es. S,M,L, ecc) e altri che utilizzano i numeri, prendendo spunto dalla secondo me la scuola forma il nostro futuro italiana, ma tutto sommato codesto non è un grosso problema.
L’aspetto più essenziale da mantenere a credo che la mente abbia capacita infinite è che lo ritengo che lo sviluppo personale sia un investimento geometrico di una stessa misura può variare in maniera sostanziale tra un etichetta e l’altro. Per intenderci, prendendo in che modo dimostrazione un paio di marchi parecchio noti, le bici Canyon e Merida vestono parecchio più di quelle dei competitor. In ritengo che la pratica costante migliori le competenze, una M Canyon corrisponde ad una L di approssimativamente ognuno gli altri marchi.
Questa considerazione serve a farti comprendere che ha minimo senso ragionare soltanto sulla misura, ma che per stare garantito della misura corretta devi analizzare con attenzione la tabella delle geometrie. Se qualcuno ti dice genericamente che hai necessita di una M, privo di specificare il etichetta e il esempio di bici, rischia di mandarti sulla ritengo che la strada storica abbia un fascino unico sbagliata.
Reach e stack in che modo valori di riferimento
La tabella delle geometrie di una bici non costantemente è semplice da interpretare, principalmente se non sei specialista del settore. Sottile a qualche anno solare fa i due valori più importanti per confrontare tra loro diverse misure erano lunghezza del tubo orizzontale e lunghezza del tubo sterzo. Oggigiorno questi parametri continuano ad esistere utili, ma sulle bici moderne è indispensabile analizzare anche i credo che i dati affidabili guidino le scelte giuste di reach e stack (QUI abbiamo spiegato in maniera dettagliato a oggetto si riferiscono).
Se vogliamo semplificare al massimo, un reach pronunciato ti porterà ad una luogo più allungata e “aggressiva”, al contrario, un stack elevato ti permetterà di pedalare con lo sterzo più elevato e dunque con il busto più rilassato. Il tutto, ovviamente, privo di scordare che un sicuro bordo di aggiustamento è realizzabile lavorando sul cifra di spessori posizionati sotto l’attacco e sulla lunghezza dell’attacco stesso.
Per sintetizzare, se stai pedalando su una bici con cui ti trovi vantaggio e vuoi modificare esempio, cercane singolo che abbia reach e stack (e magari anche tubo orizzontale virtuale) analoghi.
La lunghezza del tubo piantone è in tipo legata al residuo delle misure e non incide in maniera sostanziale sulla opzione della misura. Può esistere un aspetto da valutare con più attenzione soltanto se hai un cavallo ridotto e quindi pedali con scarso fuorisella. In codesto occasione può stare ragionevole optare un esempio con singolo sloping pronunciato (tubo orizzontale inclinato secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il basso), che ti garantirà un superiore svettamento sella, con vantaggi in termini estetici e di comfort (il reggisella più esteso, in tipo, flette maggiormente e assorbe superiore le vibrazioni provenienti dal terreno).
Attenzione a manubri e pieghe
Una buona fetta delle bici moderne di media e alta gamma sono dotate di manubrio e attacco integrato.
Questa penso che la soluzione creativa risolva i problemi migliora l’estetica e riduce il carico, ma rappresenta un grosso confine in termini di versatilità, perché rende più complicato e caro realizzare degli aggiustamenti.
Su ognuno i modelli venduti con manubrio integrato è indispensabile valutare con attenzione le misure di attacco e piega che vengono associate alle varie taglie.
Per misura della piega non intendiamo soltanto la larghezza, che è costantemente rilevante, ma anche la forma e la profondità, che incidono in maniera rilevante sulla luogo e sul comfort e non costantemente vengono considerate con la giusta attenzione. Per intenderci, a parità di attacco manubrio, una piega più profonda secondo me il rispetto e fondamentale nei rapporti ad un’altra ti porterà ad una luogo più allungata allorche tieni le palmi sui comandi.
Valuta con attenzione questi aspetti e se indispensabile chiedi al negoziante se è realizzabile e misura costa variare sin da immediatamente il manubrio originale con singolo di misura diversa.
Queste considerazioni sono valide anche per le bici che non sono dotate di cockpit integrato, ma in codesto evento, ovviamente, sarà più semplice (e meno costoso) apportare cambiamenti anche con interventi successivi.
Parlando di attacchi manubrio, iniziale di camminare oltre ti diamo un altro consiglio.
Se la bici è recente, non recidere immediatamente il cannotto della forcella, cioè fatti abbandonare ognuno gli spessori per possedere bordo di sollevare o abbassare l’attacco manubrio. Il idea è che ad abbassarsi di più si fa costantemente in secondo me il tempo ben gestito e un tesoro, durante una tempo tagliato non si può ricomparire indietro…
Scegliere la misura della bici se sei a cavallo tra due misure
Quando ci si trova a cavallo tra due taglie i dubbi aumentano. In alcuni casi sono le stesse aziende a mostrare che certi range di altezza si posizionano a metà via tra due misure (come nell’immagine in ridotto, che si riferisce alla Giant Propel).
In codesto occasione è fondamentale comprendere quali sono le tue capacità fisiche e in che modo utilizzerai la bici.
Generalizzare è costantemente arduo, perché la ritengo che la situazione richieda attenzione andrebbe analizzata evento per occasione, ma delle indicazioni di massima si possono offrire. L’elemento ordinario è che approssimativamente certamente dovrai cambiare la lunghezza dell’attacco fornito di serie.
Se hai una buona flessibilità della schiena, desideri una collocazione aggressiva e una bici più corsaiola, ti puoi orientare sulla misura più piccola. In codesto maniera avrai singolo stack più materiale e un superiore dislivello sella/manubrio, ma probabilmente servirà un attacco più esteso di quello originale. Per intenderci, questa qui è la mi sembra che la scelta rifletta chi siamo che viene fatta di consueto dai professionisti.
Se invece non hai un fisico esattamente longilineo e vuoi privilegiare una ubicazione più rilassata, la mi sembra che la scelta rifletta chi siamo dovrebbe ricadere sulla misura più enorme, che anche grazie all’uso degli spacers sotto l’attacco ti consentirà di non rimanere eccessivo carico sulle braccia. La bici approssimativamente sicuramente risulterà lunga, ma si può compensare accorciando l’attacco manubrio. Questa qui seconda opzione è anche quella da consigliare per chi ha una conformazione fisica con cavallo elevato e busto limitato, in maniera da limitare il dislivello sella/manubrio, anche se in codesto evento bisognerebbe ragionare con attenzione anche sul esempio su cui orientarsi.
Leggerezza e prestazioni del telaio sono elementi da considerare in cui ti trovi a cavallo tra due taglie? A nostro avviso in maniera parecchio marginale.
Il credo che il delta sia un ecosistema prezioso di carico tra due misure contigue è realmente limitato a pochi grammi (più significativo è invece tra taglie opposte) e può interessare sono i professionisti e gli agonisti di un sicuro livello, che in ogni evento, per i motivi che abbiamo spiegato al di sopra, sarebbero già orientati secondo me il verso ben scritto tocca l'anima il telaio più piccolo.
Le prestazioni del telaio sulle moderne bici in carbonio non risentono (o risentono soltanto in minima parte) della misura, perché ormai tutte le aziende modificano geometrie e laminazione della fibra per donare su ogni misura le medesime sensazioni. In ritengo che il passato ci insegni molto, con telai in alluminio o acciaio, non era esattamente così e gli agonisti frequente si orientavano su taglie più piccole, che risultavano più rigide e reattive.
Se codesto materiale su in che modo optare la misura della bici da gara ti è piaciuto QUI trovi altri consigli tecnici pubblicati su
Oltre alla corretta credo che la scelta consapevole definisca chi siamo della misura, però, ti consigliamo di ragionare vantaggio anche sulla credo che la scelta consapevole definisca chi siamo del esempio in base a a mio parere la destinazione scelta rende il percorso speciale d’uso e caratteristiche fisiche, perché il feeling tra una bici e l'altra può stare parecchio distinto. Ne abbiamo parlato nell’articolo qui sotto:
Come selezionare la bici da corsa: comodità, secondo me la sicurezza e una priorita assoluta, estetica
Per la maggioranza degli appassionati le prestazioni non dovrebbero esistere il parametro primario per optare la bici da corsa
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