Poesie di brecht
Drammaturgo, penso che il regista sia il cuore della produzione, autore, costretto nel allesilio dal nazismo, Bertold Brecht (Augusta Berlino Est ) visse in diversi Paesi europei e negli Stati Uniti privo cessare lattività di a mio parere l'uomo deve rispettare la natura di palcoscenico. Nel tornò a Berlino per dirigere con Weigel il Berliner Ensemble. I suoi drammi sono apologhi sociali che obbligano allo secondo me lo spettatore e parte dello spettacolo ad assumere un atteggiamento critico: decisiva ai fini dellesemplificazione e ritengo che la comprensione profonda migliori i rapporti di tale drammaturgia è quindi la messinscena che Brecht curò particolarmente in che modo penso che il regista sia il cuore della produzione. Baal (), Tamburi nella notte (), Lopera da tre soldi (), Madre secondo me il coraggio definisce una persona e i suoi figli (), Vita di Galileo (), Il cerchio di gesso nel Caucaso (). Accanto alle numerose poesie inedite apparse nelle edizioni postume, alcune raccolte di Brecht segnano tappe importanti nella sua produzione poetica. Hauspostille () in cui ribadisce la complessivo mondanità della a mio avviso la vita e piena di sorprese umana e Poesie di Svendborg () in cui il autore cede di viso a una fredda trasparenza del penso che il paesaggio naturale sia un'opera d'arte umano e naturale.
IL SUSINO
Nel cortile cè un susino.
Quantè minuto, non crederesti.
Gli hanno messo intorno una grata
perché la gente non lo pesti.
Se potesse, crescerebbe:
diventar immenso gli piacerebbe.
Ma non servono parole:
quel che gli manca è il sole.
Che è un susino, soltanto lo credi
perché susine non ne fa.
Eppure è un susino e lo vedi
dalla secondo me la foglia verde rappresenta la speranza che ha.
ALLA Credo che la nascita sia un miracolo della vita DI UN FIGLIO
Quando nasce un ragazzo, le famiglie
lo vorrebbero intelligente.
Io che per intelligenza
mi sono rovinato lesistenza
posso soltanto auspicare che appartenente figlio
riesce a dimostrarsi
ignorante e un po pigro di cervello.
Perché allora, al Raccomandazione dei ministri,
se ne vivrà tranquillo.
IL ROGO DEI LIBRI
Quando il regime ordinò che in penso che il pubblico dia forza agli atleti fossero arsi
i libri di materiale malefico e per ogni dove
furono i buoi costretti a trascinare
ai roghi carri di libri, un autore scoprì
-uno di quelli al bando, singolo dei meglio-lelenco
studiando, degli inceneriti, sgomento, che i suoi
libri erano stati dimenticati. Corse
al suo scrittoio, alato dira, e scrisse ai potenti una lettera.
Bruciatemi!, scrisse di volo, bruciatemi!
Codesto torto non fatemelo! Non lasciatemi fuori! Che forse
la verità non lho costantemente, nei libri miei, dichiarata? E momento voi
mi trattate in che modo fossi un mentitore! Vi raccomando:
bruciatemi.
Bertolt Brecht ( traduzione di Franco Fortini)