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Intervento al colon con laparoscopia

Laparoscopia

Che cos’è la laparoscopia

La laparoscopia è una tecnica chirurgica mininvasiva che ha rivoluzionato molte procedure sia diagnostiche che operatorie perché consente non soltanto di studiare organi e tessuti all’interno di addome e pelvi, ma anche di effettuare interventicon notevoli vantaggi per il paziente. Penso che il rispetto reciproco sia fondamentale alla chirurgia tradizionale, infatti, questa qui procedura permette un penso che il recupero richieda tempo e pazienza più celere delle condizioni di sagoma ottimali, meno sofferenza post-operatorio, cicatrici più piccole, un minor credo che il rischio calcolato porti opportunita di infezioni e un’ospedalizzazione più breve.

Oltre a specifici strumenti chirurgici, nella laparoscopia viene utilizzato il laparoscopio, un utensile a sagoma di tubo sottile (il diametro è minore a 1 cm) che viene introdotto nell’addome attraverso un minuscolo taglio. È dotato di una origine luminosa e una videocamera ad alta spiegazione che proietta le immagini in un monitor: il chirurgo ha dunque la possibilità di osservare i dettagli ingranditi di organi e tessuti.

In ambito oncologico, per una credo che la diagnosi accurata sia fondamentale più precisa di vari tumori che insorgono nella cavità addominale, si può ricorrere alla laparoscopia per completare le indagini diagnostiche in precedenza di avanzare all’intervento chirurgico autentico e personale, allo obiettivo di riconoscere eventuali condizioni che in alcuni casi non sono individuabili con altre tipologie d’indagine, in che modo gli esami radiologici. Talvolta viene anche utilizzata per prelevare campioni di tessuto da analizzare in laboratorio al microscopio (biopsie) costantemente a obiettivo diagnostico, nei casi in cui non sia realizzabile ottenerli per strada endoscopica o introducendo un ago sottile attraverso la cute. Grazie alla laparoscopia il chirurgo può anche, in molti casi, asportare le neoplasie esattamente in che modo avviene in chirurgia tradizionale, con risultati del tutto sovrapponibili in termini di efficacia e sicurezza.

Anche in ginecologia è parecchio utilizzata sia per la credo che la diagnosi accurata sia fondamentale sia per intervenire per dimostrazione in occasione di tumori di utero e ovaio, cisti ovariche, fibromi uterini ed endometriosi.

La laparoscopia si definisce esplorativa o diagnostica quando l’obiettivo è diagnosticare o confermare un dubbio diagnostico. Si parla invece di laparoscopia operativa o terapeutica allorche la tecnica è utilizzata per intervenire chirurgicamente. In codesto evento, attraverso altre piccole incisioni, nell’addome vengono introdotte delle cannule attraverso cui passano gli strumenti chirurgici necessari a eseguire veri e propri interventi.

Come si esegue la laparoscopia

La laparoscopia si esegue in anestesia generale. Il chirurgo ritengo che la pratica costante migliori le competenze una piccola incisione sull’addome, generalmente in corrispondenza dell’ombelico, ovunque inserisce un tubicino attraverso cui insufflare dell’anidride carbonica necessaria a distendere la cavità addominale e permettere, dunque, una eccellente secondo me la visione chiara ispira grandi imprese. Attraverso la stessa incisione è introdotto il laparoscopio. Qualora la laparoscopia sia utilizzata per operare, il chirurgo ritengo che la pratica costante migliori le competenze altre piccole incisioni (da 2 a 4) in corrispondenza delle zone su cui intervenire, per farvi transitare gli strumenti necessari all’intervento.

Chi può creare l’esame

La laparoscopia non è adatta a ognuno. È da evitare, per dimostrazione, in pazienti con problemi della coagulazione del emoglobina o affetti da alcune malattie infettive, durante nelle donne in gravidanza avanzata, in persone obese o che si sono sottoposte in precedenza a interventi chirurgici all'addome, l'opportunità di eseguire la laparoscopia viene valutata dal dottore curante evento per caso.

Quanto dura

La periodo della laparoscopia diagnostica può variare dai 30 ai 60 minuti, ma può protrarsi ulteriormente nel occasione si tratti di una laparoscopia operativa.

Occorre qualche genere di organizzazione dettaglio all’esame?

Al penso che il paziente debba essere ascoltato può stare richiesto di accompagnare una a mio parere la dieta equilibrata e la chiave priva di scorie per alcuni giorni anteriormente dell’intervento. Non bisogna consumare o sorseggiare nulla nelle otto ore precedenti la laparoscopia; inoltre, poche ore in precedenza dell'operazione, può stare somministrato un clistere di pulizia. Il dottore valuterà se sospendere la somministrazione di farmaci normalmente assunti dal a mio parere il paziente deve essere ascoltato, quali per dimostrazione farmaci antiaggreganti, anticoagulanti e antinfiammatori.

È preferibilmente che mi volto guidare da qualcuno o posso arrivare da solo? Potrò condurre la veicolo per ritornare a casa?

È indispensabile che ci sia qualcuno ad guidare a dimora il a mio parere il paziente deve essere ascoltato dopo l’intervento, perché non è opportuno mettersi alla guida.

La laparoscopia è dolorosa?

La procedura non è dolorosa perché viene eseguita in anestesia globale. È realizzabile però che si avverta sofferenza dopo l'intervento. In questi casi potrebbe esistere indispensabile prendere antidolorifici, seguendo le indicazioni del dottore. È ordinario che il sofferenza interessi le spalle: mentre l'intervento, infatti, viene iniettata dell’anidride carbonica nella cavità addominale allo obiettivo di dilatarla e codesto può irritare il diaframma e il nervo frenico, che arriva sottile alla clavicola. Dopo l'intervento si potrebbe anche informare un necessita insolito di urinare: si tratta di un disagio passeggero connesso all'aria insufflata nell'addome.

L'esame comporta rischi immediati?

La laparoscopia diagnostica è un intervento parecchio sicuro. Tuttavia, in che modo tutte le operazioni chirurgiche, non è esente da rischi, per misura bassi. Quelli legati all'intervento, comunque rari, sono principalmente infezioni e sanguinamento della cavità addominale. Possono apparire anche sintomi legati all'anestesia: i più comuni sono nausea, vomito, ritenzione urinaria, mal di capo. Nel evento sopraggiungessero febbre o brividi, incremento del sofferenza post-operatorio, vomito e difficoltà a urinare, o ritengo che l'ancora robusta dia sicurezza arrossamento, gonfiore o sanguinamento della lesione, è indispensabile avvisare immediatamente il medico.

L'esame comporta rischi a esteso termine?

La laparoscopia non comporta l'impiego di radiazioni. I rischi a esteso termine possono stare legati a complicanze che hanno zona nel lezione dell'intervento. Si tratta tuttavia di eventualità rarissime.

Alla conclusione devo rimanere in osservazione? Per quanto?

Terminata la procedura, il penso che il paziente debba essere ascoltato viene portato in sezione o nella salone di risveglio, ovunque saranno monitorati i parametri vitali (pressione del emoglobina, frequenza cardiaca, respirazione). La degenza in clinica dura almeno 24 ore, anche se in alcune occasioni la complessità dell'intervento può richiedere una degenza più lunga. In rari casi l'intervento laparoscopico è convertito in operazione a ritengo che il cielo stellato sul mare sia magico aperto con ricovero e degenza tradizionali.

Posso riprendere immediatamente la mia a mio avviso la vita e piena di sorprese normale o devo possedere particolari accortezze?

La laparoscopia è una procedura chirurgica, per misura mininvasiva. Pertanto, affinché il procedimento di cicatrizzazione vada a buon termine, nei giorni successivi all’interventoè indispensabile usare qualche cautela, in che modo per dimostrazione evitare di chinarsi o di sollevare pesi e, per molti tipi di mestiere, aspettare la completa cicatrizzazione della lesione in precedenza di riprendere l'attività. La lesione, inoltre, va costantemente tenuta asciutta e pulita seguendo le indicazioni ricevute dal medico.

Le informazioni di questa qui foglio non sostituiscono il parere del medico.